Nasce un comitato per salvare la D'Annunzio

TERAMO – Non si rassegnano a dire addio alla scuola materna di via D’annunzio. I genitori dei 25 bambini che frequentano la scuola materna hanno organizzato un comitato dal nome indicativo: “Giù le mani dagli asili”. In sostanza i genitori contestano le motivazioni addotte dal Comune e annunciano battaglia. “Ci è stato detto – sottolinea il presidente del comitato Raffaele Battistella – che la scuola doveva chiudere per due ragioni: per motivi economici, quindi per contenere i costi,  e perché la Provincia, proprietaria dell’immobile, lo avrebbe richiesto al Comune”. Battistella, carte alla mano, ha però dimostrato che questa seconda motivazione è falsa. “Ho richiesto l’accesso agli atti – aggiunge Battistella – e ho scoperto che i locali sono del Comune, che li concessi in comodato d’uso alla Provincia, la quale provvede anche a sostenere le spese di ordinaria manutenzione e le utenze. Perché ci hanno detto una bugia? C’è incompetenza o malafede sotto?”. Battistella ha inoltre mostrato una dichiarazione del dirigente del servizio Patrimonio della Provincia che ha confermato l’esistenza della convenzione tra i due Enti, specificando che una parte dei locali sono utilizzati come sede dell’Istituto magistrale Milli e che non esiste alcuna richiesta di disponibilità inoltrata per la parte restante, ossia l’edificio utilizzato dalla D’Annunzio. “A questo punto – conclude Battistella – vengono meno anche i criteri di economicità. Noi genitori ci opponiamo fermamente all’accorpamento previsto con la San Giuseppe, anche perché, è bene sottolinearlo, la legge Gelmini non prevede riduzioni di personale, quindi le maestre sarebbero comunque mandate altrove. Chiediamo all’assessore dove sia il risparmio e il rispetto per i bambini”.